In cauda venenum…

scorpione

di Nelson

Il titolo di queste poche righe vuol riassumere e rimarcare quanto ancora sia pieno di agguati il percorso ad una completa soluzione del riconoscimento della figura del medico fiscale.

Si dovrebbe esultare dopo la recente tanto attesa approvazione della legge sulla riforma della P.A. contenente le poche ma incisive righe che ci riguardano (a pag. 69 del testo di legge).

Sarebbe stato davvero il coronamento di una vittoria a completamento delle precedenti approvazioni del blocca liste e priorità. Ed è per questo che si rimane ancora stupiti nel leggere comunicati di altri influenti colleghi che dopo un lungo preambolo compiacente e autocelebrativo arrivano a concludere (appunto il titolo) auspicando quello che potrebbe portare alla soppressione del ruolo del medico fiscale di controllo che, nella migliore delle ipotesi, confluirebbe, dopo opportuna manipolazione degna del dott.Frankenstein, in una nuova poliedrica figura professionale.

Ma quello che è ancora più grave è l’accondiscendenza alla piena attuazione del progetto che l’istituto di previdenza vuole attuare già da gennaio 2016. Il tutto vanificherebbe la lotta da noi compiuta in questi due anni e addirittura potrebbe portare molti di noi al rischio concreto di una definitiva perdita di ogni possibilità lavorativa.

L’affermazione conclusiva di uno di questi comunicati dove si riporta che “in ottica di risparmio (si materializza di nuovo l’incubo spending review!) si debbano assolvere funzioni per soddisfare le attuali esigenze dell’Ente“, penso non abbia bisogno di ulteriori commenti a meno di non lasciare sfogo a sentimenti che poco hanno a che fare con il vivere civile.

Una piccola e conclusiva domanda viene però spontanea, in rispetto di tutti i colleghi. Ma cosa hanno fatto in tutti questi lunghi anni i medici fiscali se non soddisfare le esigenze dell’Ente ed in modo quasi esclusivamente unilaterale?!!!

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Questo articolo ha 4 commenti

  1. giovanni

    Considerazioni giustissime. Dopo più di 25 anni di sfruttamento vorrebbero spremerci ancora. Al peggio non c’è mai fine. Quei comunicati sembrano uscire dalla bocca di un dirigente inps invece che da un rappresentante di medici fiscali. Ormai c’è una commistione completa di alcuni personaggi.

  2. Alessandra Lazzari

    sono pienamente d’accordo.Non potevi esprimere meglio quello che è anche il mio pensiero.

  3. Gaetano Di blasio

    L’unico commento che si possa fare a ciò che Nelson ha scritto è che… Nelson,con il suo post, ha superato se stesso!Sintetico, preciso e oltremodo convincente.
    Certo.. che cosa hanno fatto in tutti questi anni i medici fiscali se non soddisfare le esigenze dell’ente??!!
    E in merito alla eventuale ottica di risparmio ovvero spending review,non mi risulta che l’ente l’abbia affrontata “diligentemente” RIDUCENDO DRASTICAMENTE l’orario di lavoro dei propri dipendenti (dirigenti compresi!) o indirizzandoli ad altre mansioni (vedi ad es. Sicurezza o Pulizie interne o magari trasferendoli in sedi diverse da quelle di residenza dei dipendenti!)
    Del resto, da voci di corridoio, sembra che la DIRIGENZA MEDICO-LEGALE abbia espresso l’intenzione di variare il sistema di retribuzione delle visite fiscali perché “la valanga di lavoro” che dovrebbe arrivare dai controlli della Pubblica amministrazione renderebbe troppo oneroso il contratto a “notula” mentre ora, dietro il pretesto della “spending”, si vorrebbe giustificare l’esigenza di una figura polifunzionale!!!!
    Il giochino che c’è dietro lo intuisce anche l’ultimo degli “sprovveduti”, per cui non conviene spendere altre parole!!
    Sulle “dichiarazioni” di alcuni personaggi, non so a chi ti riferisci, ma il mio intuito mi indirizza verso nomi che fanno rima con……..one… mi sbaglio? se cosi fosse, anche in questo caso, conviene perdere tempo nel dare giudizi??? No!Non conviene, se non altro per evitare di essereinutilmente retorici!
    Che la “commistione” sia un”piano ben studiato” per trasformare dei professionisti in “TAPPABUCHI” a costi ridicoli, come si vuole e soprattutto “dove si vuole”, è evidente già da tempo. Non sarà difficile opporsi (senza avvocati) ma se disgraziatamente dovesse succedere, allora si che, specie per i piu’ giovani colleghi, si aprirebbe un futuro di disagi malpagati oltre che di ulteriori umiliazioni.
    Sappiamo come si è arrivati al Polo unico (non mi sembra che la dirigenza dell’ente si sia strappata i capelli per ottenerlo… ma… forse sono distratto io!); se ora i soldi della Pubblica amministrazione dovessero essere usati per continuare a gestire le vite di 1300 colleghi a proprio piacimento beh…allora sarebbe veramente il “CAPOLAVORO DEI CAPOLAVORI”!!!!
    Che dire (e termino) riguardo al”servilismo” ipotizzato da “qualche” sindacalista influente???!!! Parlando, ovviamente a titolo personale,l’unica esclamazione che spontaneamente prende corpo è:
    VERGOGNA!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
    Signori della corte:estote parati!…
    Eventualmente anche a denunciare pubblicamente e legalmente eventuali “STRANE MANOVRE”

  4. cena giorgio

    Sono d accordo . Non potevi esprimere meglio di così quello che è il mio pensiero. Sono anni che lavoriamo ed ascoltiamo e leggiamo comunicati ambigui da parte dell ‘ ente. Auguri a chi si fa’ il mazzo a cercare di compiere il proprio dovere con generosità competenza ed umanità comprendendo anche i drammi che a volte si delineano davanti agli occhi.

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