di Albarosa Schettini
30 aprile e 1 maggio 2013 sono delle date che difficilmente dimenticherò. Come di consuetudine lessi gli aggiornamenti dal blog sanitarinps e sito fimmg medicina fiscale e con enorme sorpresa trovai questa notizia:
Oggetto : temporanea sospensione delle procedure relative alle visite mediche di controllo disposte d’iniziativa dell’istituto.
Inizialmente tale è stata l’incredulità che ho abboccato alla menzogna che hanno continuato a far girare in sede, senza mai smentirla, che si trattasse di un malfunzionamento e di un blocco dei computer, ma quasi percepivo la gravità della situazione. Come credo, un pò in tutte le sedi cercammo di capire cosa stesse accadendo, raccogliendo notizie tramite i pochissimi contatti con colleghi di altre zone d’Italia, fino ad approdare al vecchio forum.
Meno male che esisteva tale strumento di informazione, dove tanti di noi hanno trovato una sorta di consolazione nel sentire la vicinanza dei colleghi, seppure solo tramite scambi di opinioni. L’occasione è utile per ringraziare chi volle quel forum, che ha poi illuminato i fondatori della nostra associazione, che ci ha resi protagonisti della lotta individuale, facendoci capire l’importanza di scendere in campo, senza più lasciare il nostro destino nelle sole mani delle numerose OOSS. Purtroppo queste ultime, sin dal 1996, non sono state capaci di farci ottenere un contratto di lavoro che dia visibilità e giusto riconoscimento all’opera da noi prestata.
Il 30 aprile 2014 oltre 60 medici di controllo soci ANMEFI provenienti da tutt’italia si sono ritrovati in via Veneto 56, sede del Ministero del Lavoro, per continuare a tenere accesi i riflettori sulla nostra vicenda. Finalmente una delegazione (la presidente Annalisa Sette, il vicepresidente Massimo Giansante, il segretario Marcello Gaballo e il consigliere regionale Costantino Sais) è stata ricevuta al Ministero del Lavoro ed ha portato il nostro problema all’attenzione di questo importante interlocutore.
Un altro passo importante, e questo grazie al continuo impegno di un gruppo di persone coraggiose e determinate nel voler ottenere quello che Marcello chiama “il maltolto”.
Quanto lavoro è stato fatto da quando è stata creata l’ANMEFI (meno di un anno!), e tante volte mi chiedo, se non ci fosse stata, avremmo ottenuto questa visibilità? avremmo sperato nei risultati a cui con forza attendiamo?
Riflettiamoci, cari colleghi!
Oggi, dopo l’intensa e bella giornata del 30 aprile, condivisa con gli oltre 60 “sfigati” come me, medici di controllo, autentici protagonisti del proprio destino, sento che la speranza comincia a concretizzarsi. Con il diligente e silenzioso lavoro dell’attuale consiglio direttivo, avverto che pian piano riusciremo nel nostro intento.

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……Oggi, dopo l’intensa e bella giornata del 30 aprile, condivisa con gli oltre 60 “sfigati” come me, medici di controllo, autentici protagonisti del proprio destino, sento che la speranza comincia a concretizzarsi. Con il diligente e silenzioso lavoro dell’attuale consiglio direttivo, avverto che pian piano riusciremo nel nostro intento.
Da collega partecipante alla manifestazione del 30 aprile e componente del gruppo dei ” 60 SFIGATI ”,condivido in pieno il pensiero della collega Albarosa e ribadisco con forza i ringraziamenti alla nostra presidente Annalisa per il suo impegno svolto per tutti noi . Colgo l’occasione per ringraziare tutto il Consiglio Direttivo ANMEFI e un ringraziamento paticolare all’ INESAURIBILE segretario Marcello per il lavoro e l’impegno speso per il bene della nostra categoria per sostenere con impegno ”gratuito” due formidabili ”creature”, il forum anmefi e il neonato sito.
Strumenti di stimolo alla partecipazione ,alla condivisione e scambio di idee tra colleghi divisi da chilometri di distanza ma uniti con le loro idee tramite questi strumenti.
Io personalmente pur arrivando solo a roma il 30 aprile ,ho avvertito da subito la vicinanza calda e partecipe di di tanti colleghi, ma ancor più AMICI presenti ed ho da subito avvertito la sensazione di vivere in un gruppo che in realtà si conosceva da sempre.
E’ triste e deludente scoprire di essere un categoria ,anche se non numerosa, fantasma ,totalmente sconosciuta e scarsamente considerata a livello istituzionale, pur attiva ed operante sul campo da oltre venti anni senza tutele sociali,dal diritto alla malattia(il nostro elemento paradossale controllare chi e’ in malattia e non aver diritto di ammalarsi) ,senza ferie remunerate e tutele contributive essenziali.
Una categoria di medici ormai tutti sui 50 anni di eta’ e in servizio con disponibilità PIENA ed ininterrotta da decenni, senza differenza tra giorni festivi e feriali, a contrastare chi approfitta e abusa di questo sacrosanto diritto a scapito e sulle spalle di lavoratori con voglia ed energie per lavorare .
Speriamo che gli altri “sfigati” ti leggano e facendo proprie le tue parole, facciano sì che la prossima volta possiamo essere tanti “sfigati” in piazza a fare sentire la nostra voce. Magari davanti al collega Bianco e Petrone!!
cara Alba
“la storia non si ferma davvero davanti a un portone,
la storia entra dentro le stanze, le brucia,
la storia dà torto e dà ragione.
La storia siamo noi, siamo noi che scriviamo le lettere,
siamo noi che abbiamo tutto da vincere…”
la storia è quella che abbiamo scritto in Anmefi in questo lungo anno…e che nessuno si senta offeso